Faceva accorrere ambulanze e polizia solo per scroccare un passaggio, 21enne arrestata
Ha effettuato decine di inutili chiamate ai numeri di emergenza inventando malori o pericoli inesistenti al solo fine di far arrivare ambulanze, pompieri o polizia e scroccare un passaggio. È l'incredibile storia di una giovane ragazza inglese di 21 anni, Michelle Proby, che solo dopo numerose segnalazioni infine è stata smascherata e condannata. La ragazza, residente a Kingston upon Hull, è stata colpita da un ordine restrittivo e nel caso facesse una ulteriore chiama immotivata ai numeri di emergenza per lei scatterebbero due anni di carcere.
Per la 21enne la pratica di chiamare inventando le più disperate emergenze era diventata così comune che ha ritenuto persino naturale entrare in una stazione di polizia a Hull e chiedere di poter usare il telefono alla reception col quale poi ha chiamato un'ambulanza dicendo di stare male. L'ultimo episodio però ha permesso di smascherarla perché i sanitari hanno richiamato la centrale di polizia chiedendo ulteriori spiegazioni. Come ricostruito durante l'inchiesta a suo carico, la 21enne si era resa protagonista di diverse decine di episodi analoghi inventando ad esempio convulsioni per ingannare i paramedici, finti tentativi di sequestri per la polizia e blocchi in ascensore per i vigili del fuoco. Non solo, secondo la polizia avrebbe effettuato chiamate anche alle pompe funebri chiedendo urgentemente un carro funebre.
Quando i malcapitati di turno accorrevano sul posto, la giovane donna speigava che era tutto passato e come se nulla fosse chiedeva poi un passaggio a casa o in altri posti dove voleva andare. "Ogni chiamata effettuata si è rivelata falsa. Ciò ha causato un dispiegamento inutile di ambulanze e agenti di polizia che oltre ad avere un costo per tutto il tempo non sono stati disponibili per le emergenze vere" hanno spiegato gli inquirenti