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Esulta su Facebook per la morte del piccolo Aylan: arrestato

“Noi celebriamo la sua morte” ha scritto il 26enne tedesco di Hellersdorf, che in seguito è stato rilasciato.
A cura di B. C.
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"Noi non lo piangiamo ma lo celebriamo! Un rifugiato non basta". E’ la frase con la quale un 26enne tedesco ha festeggiato su Facebook la morte del piccolo Aylan Kurdi, il bambino siriano di tre anni, annegato insieme al fratellino Galip di cinque anni e alla madre Rehan, nelle acque dell'Egeo. Il ragazzo è stato arrestato dalla Polizia di Berlino, che gli ha anche sequestrato il computer nel suo appartamento di Hellersdorf. Lo riferisce il quotidiano "Tagesspiegel".

La foto del piccolo senza vita sulla spiaggia di Bodrum aveva fatto il giro del mondo, dando voce a migliaia di profughi che scappano dal conflitto siriano. Unico sopravvissuto il padre Abdullah. La famiglia Kurdi aveva richiesta di asilo in Canada, ma il governo canadese l'aveva respinta per mancanza dei requisiti richiesti. Ma il viaggio più pericoloso, alle mani dei trafficanti, è stato per loro fatale. Le tre vittime sono state sepolte a Kobane, come espressamente voluto dal padre di Aylan. "La mia famiglia è morta, quello che spero ora è che loro possano aiutare chi ha ancora bisogno", le parole pronunciate dall'uomo davanti ai giornalisti nella città turca di Mursitpinar, sul confine siriano.

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