Entra ubriaca in un freezer e muore per ipotermia. L’autopsia conferma: “Ha fatto tutto da sola”
Nessuno ha mai davvero pensato che si sia trattato di omicidio, ma a un mese di distanza dalla morte di Kenneka Jenkins, 19 anni dell'Illinois, avvenuta lo scorso 8 settembre, i medici forensi di Chicago che hanno condotto l'autopsia sul suo corpo possono darne conferma: non c'è stata alcuna violenza, e il decesso è avvenuto per ipotermia, dopo che la ragazza, ubriaca, era entrata nel freezer di un hotel di Rosemont, dove aveva partecipato a una festa con gli amici, scambiandolo per l'ascensore. Secondo il referto, dunque, è stato un incidente e tanto dovrebbe bastare per mettere fine alle ipotesi che sono circolate intorno a questa vicenda negli ultimi giorni.
Nel suo sangue i medici hanno trovato anche tracce di alcol e farmaci anti epilettici, fattori che avrebbero contribuito al decesso, secondo quanto riporta la CBS. Un video delle telecamere di sorveglianza aveva ripreso Kenneka la notte in cui è scomparsa, mentre barcollava tra le stanze dell'albergo. Non ci sono però dispositivi che l'abbiano ripresa nelle cucine dove poi è stata ritrovata. "Kenneka aveva bevuto, ma la causa principale della sua morte è stata il freddo. L'effetto combinato dei farmaci che prendeva, insieme all'alcol, causano vertigini, stordimento e confusione", si legge nel documento. Tuttavia, se ormai sono chiare le cause della morte, gli inquirenti sono ancora al lavoro per cercare di capire come la ragazza sia finita in quel freezer, dove è stata scoperta 24 ore dopo la scomparsa.