Emma, la 33enne malata di Parkinson torna a disegnare grazie ad una incredibile invenzione
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Per colpa del morbo di Parkinson, diagnosticato a soli 29 anni, aveva dovuto rinunciare alla passione di una vita e anche ad una brillante carriera come designer. Un dolore che le ha colpito l'anima ma che ora, a quattro anni di distanza da quella amara diagnosi, la donna ha potuto alleviare grazie ad una innovativa invenzione dedicata proprio a lei: un braccialetto elettronico grazie al quale è tornata a disegnare. È la storia di una donna britannica ora 33enne, Emma Lawton, che è tornata a sorridere grazie a una giovane informatica, Haiyan Zahng, che con il suo team ha messo a punto un congegno elettronico che si lega al braccio come un orologio generando vibrazioni per contrastare i tremori tipici del Parkinson.
Haiyan, direttrice innovazione alla Microsoft Research, ha studiato per lunghi mesi il caso di Emma attraverso vari esperimenti e test fino a trovare la soluzione adatta per permettere alla designer di accrescere il controllo sulla penna, il suo strumento di lavoro. Emma infatti dopo tre anni di malattia aveva rinunciato completamente a disegnare a causa dell'aumento dei tremori ma Haiyan, che in passato ha aiutato persone disabili, ha insistito nel coinvolgerla nel progetto riscendendo infine a farla tornare a disegnare. "L’orologio mi dà la bella sensazione che niente sia impossibile. Non mi sento più in un vicolo cieco” ha spiegato la 33enne. L'invenzione potrebbe ora migliorare la vita di tanti altri malati di Parkinson permettendogli di recuperare alcune delle proprie abilità quotidiane.