C'è chi considera lo zoo uno spettacolo triste e ignobile a prescindere: vedere animali in gabbia non è piacevole, vorremmo tutti sapere che vivono liberi, ben nutriti e in armonia nel loro habitat naturale. Non è così. Esistono giardini zoologici e bioparchi e da tempo ormai una parte del mondo ambientalista preferisce ‘accettare' l'esistenza degli zoo purché controllati, moderni e con strutture che consentano una dignitosa vita per gli animali.
Basta andare a Tirana, in Albania, per rendersi conto di tutto quello che non dovrebbe essere uno zoo: strutture fatiscenti per non dire cadenti, manutenzione inesistente, animali trattati nel peggiore dei mondi, cioè lasciati in gabbia con quel poco che c'è e sperando che sopravvivano il più possibile nonostante la scarsa alimentazione e l'inesistente pulizia.
Dario Lapenta e Laetitia Bollinger per il giornale La Meteora, hanno ben documentato questo strazio, fotografando le gabbie di leoni, volpi, orsi, in evidente sofferenza e raccontando che il biglietto d'ingresso, che costa 200 lek – circa 1,50 euro – non copre se non in minima parte i costi della struttura, gestita dal comune albanese. E così il giardino zoologico si è trasformato in un carcere per animali che alle 7 di sera vengono perfino ‘isolati', rinchiusi in piccole stanze buie dove sono costretti a rimanere per 13 ore, fino alla riapertura del mattino. Carne marcia per l'alimentazione e un laghetto putrido per gli uccelli acquatici fanno il resto.
A conclusione di tutto questo – dicono i due giovani reporter – abbiamo deciso di lanciare una petizione per salvare gli animali dello zoo di Tirana. La petizione è raggiungibile a quest'indirizzo. Esiste anche una pagina di Facebook per sensibilizzare sull'argomento.