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“È solo costipata”, dall’ospedale la rimandano a casa: bimba di 2 mesi muore per meningite

La piccola era sta rimandata a casa dopo un breve visita in ospedale, ma è morta meno di 24 ore dopo per meningite di cui nessun si era accorto. La famiglia ora ha trascinato in tribunal l’ospedale per negligenza dopo che una indagine interna ha stabilito che non ci sono stati errori dei medici.
A cura di A. P.
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Per i medici che l'avevano visitata in ospedale era solo costipata e per questo l'avevano rimandata a casa con una diagnosi di stitichezza, in realtà la bimba era affetta da meningite e appena 24 ore dopo le dimissioni la piccola  Amber Rafferty è deceduta a soli due mesi di vita. È la straziante storia di una bimba britannica di Edimburgo i cui genitori Veronica e Scott ora chiedono giustizia accusando servizio sanitario nazionale, medici e ospedale di negligenza. Il dramma nel maggio scorso  quando i genitori della bimba portarono la piccola al Royal Hospital for Sick Children di Edimburgo dopo aver notato che non stava bene. Rincuorati dai medici, erano tornati a casa ma il giorno dopo la situazione è precipitata all'improvviso e Amber è morta.

Sul caso era stata aperta una indagine interna da parte dell'ospedale le cui conclusioni però hanno scagionato il personale medico da ogni illecito facendo infuriare la famiglia. Dalla struttura sanitaria scozzese infatti hanno stabilito che i sintomi non potevano far pensare ad una simile tragedia e come unico rimedio all'accaduto hanno modificato alcune procedure interne. "Aveva la meningite ed era una bimba nata prematura. Non l'hanno nemmeno tenuta durante la notte in osservazione" hanno raccontato i genitori, spiegando che probabilmente questo  l'avrebbe potuta salvare. "Mi sono svegliata e Amber era nella sua culla ma non respirava più. Il giorno prima, ci era stato detto che Amber era stitica. È stato il peggior giorno della nostra vita" hanno aggiunto. "Dall'ospedale hanno fatto le loro indagini e sono giunti alla conclusione che non hanno fatto nulla di sbagliato. Per noi non è così e vogliamo salvare un'altra famiglia dal dolore  di perdere un figlio a causa di negligenza" hanno concluso.

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