Dopo 140 anni, chiude lo storico zoo di Buenos Aires: 1.500 animali verranno liberati
Dopo 140 anni di attività, lo zoo di Buenos Aires chiuderà i battenti. La decisione è stata presa dopo anni di battaglie degli animalisti e in seguito alle denunce degli impiegati della struttura argentina che hanno iniziato a lanciare l'allarme e a parlare delle precarie condizioni in cui versavano le strutture dello zoo. Lo stabilimento verrà quindi riconvertito in un parco ecologico, dove verranno assicurate le migliori condizioni agli animali che ci vivranno e che fungerà inoltre da rifugio per quegli animali che verranno salvati dai traffici illegali. La maggior parte dei 2.500 animali "residenti" a Buenos Aires, circa 1.500 in totale, verranno liberati. Cinquanta esemplari, per esempio, non potranno essere spostati dallo zoo a causa della loro estrema fragilità.
Il sindaco di centrodestra che governa la capitale argentina, Horacio Rodriguez Larreta, il 23 giugno scorso ha annunciato la rinazionalizzazione dei 18 ettari di zoo, gestiti dal 1991 da società private. Il sindaco ha sottolineato come "la vita in cattività fosse degradante per gli animali" ed è per questo che le autorità competenti hanno optato per la chiusura della struttura che operava da oltre 100 anni a Buenos Aires.
In pieno centro, la struttura era circondata da numerose strade molto trafficate e il continuo suonare di clacson e rombare di motori non contribuiva a consentire il necessario riposo agli animali costretti a viverci. L'ambiente, inoltre, non era adatto a ospitare specie non abituate a vivere e sopravvivere nel clima argentino. Nel dicembre del 2012, racconta Le Monde, Winner, l'orso polare Winner, non riuscendo a sopportare il caldo dell'estate australe, morì. Nonostante l'ambiente dello zoo fosse stato adattato e reso quanto più idoneo alla sopravvivenze dell'orso, questo non bastò per scongiurarne il decesso a causa del caldo. Ma la morte di Winner non è l'unico caso. Nell'ottobre 2015 la giraffa Esperanza, 15 giorni di vita, morì per mancanza di sonno. Dopo la sua morte, venne organizzata una manifestazione a cui presero parte migliaia di persone che reclamarono la riconversione dello zoo in parco ecologico.