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Donna incinta picchiata a sangue durante videochiamata con il marito

La donna è stata selvaggiamente picchiata nella sua abitazione di El Paso, Texas,mentre parlava in videochiamata con il marito, un militare all’estero. Conosceva il suo aggressore, ne ha gridato il nome e così si è salvata.
A cura di B. C.
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Sembra quasi una scena uscita fuori da un film di Quentin Tarantino. Una donna di 31 anni, Rachel Poole, al nono mese di gravidanza è stata picchiata a sangue nella sua abitazione mentre stava parlando videochiamata con il marito, un militare all'estero. La malcapitata è riuscita però ad urlare il nome del suo aggressore e il marito riesce a farlo arrestare. Il fatto è accaduto due giorni fa a El Paso, in Texas. A pestare la donna ormai vicino al parto è stato Corey Bernard Moss, 19enne militare di stanza nella base di Fort Bliss. l marito della donna non ha potuto far altro che assistere in diretta audio e video, poiché in servizio lontano dalla base, alla drammatica scena. Secondo la ricostruzione della polizia, Rachel avrebbe dovuto incontrare il suo aguzzino. Il ragazzo le doveva dei soldi, ma una volta recatosi a casa della donna e non averla trovata, ha deciso di nascondersi all'interno. La donna torna e videochiama il marito, in quel momento Moss spunta alle sue spalle e la aggredisce. Lo conosce e quindi grida il suo nome. Dall'altra parte del telefono c'è Justin Pele Poole, che a sua volta sa chi è l'uomo che sta picchiando la moglie. Così chiama 911 e mette subito allerta i suoi commilitoni della base di Fort Bliss. Il 19 enne viene arrestato poco dopo. Rachel è ancora malmessa dalle botte subite, ha il viso segnato e alcune fratture, ma per fortuna il bimbo che porta in grembo sta bene.

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