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Dodici anni in carcere da innocente senza che la famiglia lo sapesse: la toccante storia di Tatay

La storia di un anziano detenuto filippino, di nome Tatay, è stata raccontata su Facebook da una passeggera che lo ha incontrato per caso. L’uomo, accusato di un delitto mai commesso, ha scontato 12 anni di carcere senza che nessuno della sua famiglia venisse a conoscenza della situazione.
A cura di C. M.
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È stato in carcere, accusato di un delitto di cui però non era l'autore, per dodici lunghi anni e nessuno in familgia era a conoscenza della situazione. A raccontare la vicenda di questo anziano ex detenuto è stata una ragazza, Angelique Stephanie Pasion, che ha diffuso su Facebook un post diventato nel giro di brevissimo tempo virale. L'uomo, appena liberato dal carcere di Dapecol, è salito sul primo autobus disponibile, chiedendo all'autista dove potesse giungere pagando un biglietto con i pochi soldi che aveva in mano. Sentendo la richiesta, Angelique ha offerto all'uomo i soli che gli mancavano e l'ha fatto sedere vicino a lei. Durante il viaggio l'uomo le ha raccontato la sua storia, di quell'incarcerazione subita nonostante fosse innocente. Dodici anni prima, infatti, l'uomo era stato accusato di un delitto mai commesso e costretto a confessare dagli inquirenti. Rinchiuso nel carcere filippino dal 2004, l'anziano ha trascorso 12 anni e scontato la sua pena senza che nessun famigliare si accorgesse della situazione.

Nonostante non lo vedessero mai ai pranzi di famiglia, alle cene di Natale e Pasqua, i parenti erano convinti che stesse lavorando a Cebu e per quel motivo non riuscisse mai a raggiungerli. Così, l'uomo ha trascorso 12 anni di prigionia senza avere la possibilità di vedere i propri cari, ignari di tutto. Uscito dal carcere, l'uomo aveva con sé solo pochi spiccioli e un borsone con pochi vecchi vestiti e null'altro. Nonostante la condizione di estrema povertà, era felice di essere finalmente uscito dal carcere e non vedeva l'ora di tornare a casa dalla propria famiglia. E grazie alla solidarietà di Angelique e dei passeggeri in viaggio su quello stesso autobus è riuscito del suo intento. Nel giro di poco, infatti, tutti si sono prodigati a offrirgli soldi e aiuti, toccati dalla sua storia.

"Non sto postando questo per guadagnare fama, ma sono rimasta sorpresa da Tatay che era stato in grado di sopportare tutto questo per 12 anni, e ho capito che non dovremmo mai giudicare la vita di un uomo perché non siamo consapevoli delle loro storie reali", ha scritto Angelique sul suo post pubblicato su Facebook.

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