Detenuto uccide il compagno di cella, gli taglia le orecchie e le usa come collana
Già in carcere per l'efferato delitto di una donna, è arrivato a uccidere il suo compagno di cella prima di cavargli gli occhi e tagliarli le orecchie che poi ha usato per farsi una macabro monile da appendersi al collo. È la terribile brutale violenza che ha visto protagonista un detenuto statunitense, il 37enne Michael Hernandez, all'interno del Columbia Correctional Institution di Lake City, nello stato della Florida. La vittima è il suo compagno di cella 58enne Larry Mark, strangolato a morte e poi orribilmente mutilato. Come raccontano i media locali, Hernandez, che sconta l'ergastolo per aver ucciso una donna di 67 anni durante una efferata rapina in casa nel 2004, ha attaccato l'orecchio di Mark a un pezzo di spago, prima di mostrare la sua nuova "collana" agli altri detenuti nel refettorio dove facevano colazione.
Il delitto infatti è avvenuto di notte e solo il mattino seguente gli agenti di custodia hanno trovato il cadavere del 58enne in una pozza di sangue orribilmente mutilato. Hernandez però non si è limitato a questo. Dopo aver strappato gli occhi a Mark, il 37enne li ha messi in una tazza e ha detto agli altri detenuti che aveva intenzione di mangiarli come spuntino più tardi. L'uomo, che era stato precedentemente incriminato anche per aver minacciato di uccidere l'allora presidente George W. Bush e la sua famiglia mentre era in attesa di processo per omicidio, era stato condannato anche a morte ma nel 2017 è stato uno degli oltre 100 detenuti nel braccio della morte la cui pena è stata nuovamente commutata in ergastolo. questo o ha portato dalla sua cella singola a occupare una cella con altri detenuti.