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Decifrato un antico messaggio in codice vichingo. Diceva: “Baciami”

Il runologo K. Jonas Norbdy dell’Università di Oslo ha decifrato un codice vichingo del XIII secolo che per anni è stato avvolto nel mistero. Uno dei messaggi segreti iscritti su una tavola di legno era un invito romantico.
A cura di S. P.
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Un codice vichingo rimasto segreto per 900 anni è stato decifrato grazie a uno studente di dottorato dell’Università di Oslo. Si tratta del runologo K. Jonas Nordby, che è riuscito a scoprire quanto iscritto su una tavola di legno. È riuscito a capire che una delle iscrizioni presenti nel codice vichingo rappresentava un invito romantico: voleva dire, infatti, “baciami”. Un “baciami” che rappresenta solo una delle ottanta iscrizioni presenti nel codice “jotunvillur”. Si tratta di un sistema segnico che si trova in decine di iscrizioni norvegesi. “È stato come risolvere un puzzle – ha dichiarato soddisfatto Nordby – a poco a poco ho cominciato a riconoscere un modello in quello che apparentemente era un mucchio insignificante di combinazioni di rune”. Antiche popolazioni vichinghe e norvegesi hanno spesso utilizzato codici runici e lasciato questi segni su bastoni di legno, pietre e altri oggetti.

Non ci sarebbero però profondi segreti nascosti in quei messaggi, secondo lo studioso sarebbero solo frasi usate nell’apprendimento oppure messaggi brevi, di tutti i giorni, e con un tono giocoso. E anche, come nel caso di “baciami”, inviti romantici e dichiarazioni d’amore. Secondo lo studioso norvegese questo alfabeto potrebbe essere stato tramandato da una generazione all’altra, collegandolo a giochi, poesie e codici: “Molti ritengono che i Vichinghi abbiano usato la crittografia per nascondere messaggi segreti. Ma penso che i codici siano stati utilizzati soltanto per gioco e come forma di apprendimento, piuttosto che con l’obiettivo di comunicare”, ha spiegato.

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