Decapita la fidanzata 26enne con una spada da Samurai: lo incastra l’analisi del Dna

Ha decapitato la sua fidanzata con una spada da Samurai ed è finito nei guai dopo che l'analisi del Dna lo ha incastrato, confermando alla polizia che i sospetti su di lui erano più che fondati. E' scattata una vera e proprio caccia all'uomo in tutta la California nel disperato tentativo di fermare Jacob Gonzales, 33 anni di Los Banos, accusato della morte di Katherine Cunningham, 26 anni, con la quale aveva una relazione, dopo che il suo Dna è stato ritrovato su quella che viene considerata l'arma del delitto.

Il corpo senza vita della ragazza era stato scoperto lo scorso 3 marzo a Camano Island, una remota area di Washington. Vicino al cadavere gli inquirenti trovarono un bunker e al suo interno munizioni e armi da fuoco, che però non potevano essere state utilizzate per l'omicidio, dal momento che la 26enne era stata decapitata. Poco distante, le forze dell'ordine rintracciarono anche l'auto di Jacob: nel bagagliaio c'era una spada da Samurai, che ha sin da subito attirato l'attenzione degli inquirenti. Lo scorso mercoledì, poi, la svolta: analisi approfondite hanno confermato che il sangue sulla lama appartiene a Katherine e che le tracce biologiche sul manico sono invece del suo fidanzato. Ma di lui nessuna traccia: risulta scomparso da settimane. Sulla testa dell'uomo è stata decisa una taglia da un milione di dollari per chi darà informazioni agli inquirenti sul suo nascondiglio.

Jacob, di origine ispanica, è considerato pericoloso ed armato. "Siamo sollevati perché almeno c'è un punto di partenza in questa storia – è stato il commento della famiglia della vittima alla stampa locale – anche se ancora non conosciamo i dettagli né il movente. Ora speriamo che chi lo conosca ci aiuti a ritrovarlo e dare una risposta alle nostre domande". Se condannato, Gonzales rischia fino a 28 anni di carcere.