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Decapita il figlio disabile di 7 anni e lo smembra: non colpevole per il giudice

Un 32 enne della Louisiana ha ammesso di aver tagliato la testa del suo bambino, perché non sopportava più il fatto di dover prendersene cura. Ma per la giuria non è colpevole, a causa della sua infermità mentale.
A cura di B. C.
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Ha tagliato la testa di suo figlio disabile, un bimbo di 7 anni, ma è stato dichiarato non colpevole per infermità mentale. Jeremiah Lee Wright, 32enne di Thibodaux, in Louisiana, passerà probabilmente il resto dei suoi giorni in manicomio. Per adesso è stato trasferito nell'ospedale psichiatrico della città di Jackson, come deciso dal giudice distrettuale John LeBlanc. La notizia è riportata da tutti i media americani. Wright era in carcere dall' agosto 2011 con l'accusa di aver ucciso il figlio, Jori Lirette, nella casa che l'uomo condivideva con la madre del ragazzo. Un omicidio da vero e proprio film horror. La testa del bambino era stato rinvenuta nel vialetto della casa. Le altre parti del suo corpicino sono in sacchi della spazzatura nelle vicinanze dell'abitazione. L'uomo aveva confessato l'orrendo delitto, affermando di averlo compiuto perché non sopportava più il fatto di dover prendersi cura del piccolo, affetto da paralisi cerebrale e costretto su una sedia a rotelle. Dopo essere stato accusato di omicidio di primo grado, il 32 enne è arrivato a sostenere che suo figlio in realtà era un manichino e non un essere in carne e ossa. Ha poi ammesso di aver litigato con la sua compagna la sera prima dell'omicidio, e di aver voluto lasciare la testolina del loro bambino di fronte all'entrata di casa per mostrarla alla donna quando fosse rientrata. Congetture che hanno portato ad avanzare l'infermità mentale da parte dei suoi avvocati. E i giudici l'hanno accolta.

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