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Danimarca, donatore di seme contagia centinaia di bambini: rischiano la vita

Oltre 90 bambini sono a rischio a causa di un donatore di sperma affetto da una rara e mortale malattia genetica. La donazione è avvenuta alla Nordic Cryobank ma il seme sarebbe stato poi utilizzato in ben 14 cliniche diverse, dall’America, alla Spagna passando per la Thailandia.
A cura di B. C.
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Nella clinica danese Nordic Cryobank è conosciuto come Donatore 7042. Un codice come tanti, se non fosse per un drammatico primato: l’aver trasmesso la sua malattia genetica a quasi un centinaio di bambini. In Danimarca la notizia tiene banco da giorni la notizia dell’uomo che ha nascosto di avere una gravissima malattia genetica, la neurofibromatosi, causa di molteplici e gravi malattie nel corso della vita, spesso mortali come tumori al cervello, quasi sempre invalidanti. Il problema, come riporta il Daily Mail, rischia di ripercuotersi su circa 100 bambini, ad alcuni dei quali sarebbe stata già diagnosticata la malattia. La donazione è avvenuta alla Nordic Cryobank ma il seme, come riporta il tabloid inglese, è stato poi utilizzato in ben 14 cliniche diverse in America, Canada, Belgio, Islanda, Georgia, Grecia, Spagna e Thailandia. Quattro famiglie hanno già fatto causa alla clinica.

Massima attenzione in Danimarca

Il caso era esploso in Danimarca nel 2012 quando si credeva che i bambini figli dello stesso donatore fossero all’incirca la metà. Copenaghen fu poi costretta a a rivedere le regole sulla fecondazione, limitando il numero di donazioni da una singola persona e ampliando il numero di esami sullo sperma. Anche se dalla clinica si difendono adducendo la difficoltà di testare sul seme dei donatori tutte le malattie genetiche, già da tempo il fenomeno delle donazioni di sperma in Danimarca ha assunto proporzioni considerevoli. Sono in gran aumento le coppie single e lesbiche che vola nel paese scandinavo per avere un bimbo. “E ‘un po’ come l’invasione vichinga dell’800 – spiegava Allan Pacey, un esperto di fertilità dell’Università di Sheffield e presidente della British Fertility Society. “Ci hanno invaso una volta in barca, e ora lo stanno facendo con gli spermatozoi”.

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