Danimarca, carne contaminata: dodici morti
Dodici persone sono morte in Danimarca per listeriosi, una infezione alimentare che causa setticemia e meningite. Lo ha annunciato l'Agenzia di Sicurezza Alimentare Nazionale. Il contagio, stando a quanto ha dichiarato la stessa agenzia, è avvenuto attraverso la carne di un commerciante locale, all'interno della quale si era annidato il batterio listerio. Già a giugno le autorità sanitarie avevano denunciato altri quindici casi della stessa malattia, ma la fonte del contagio non era stata resa nota, mentre un altro caso era stato segnalato in autunno.
Il batterio, che sopravvive a lungo se conservato in frigorifero, era presente nelle carni di una partita di sanguinaccio e di una di salsicce messe in commercio da un produttore di Hedehusene, una località a trenta di chilometri da Copenaghen. Non sembra realistico il rischio di un contagio a macchia d'olio in quanto il batterio si trasmette solo ingerendo cibi contaminati e ha un tasso di mortalità del 20% riferito solo ai soggetti vulnerabili o immuno – depressi che contraggono la malattia: anziani o pazienti reduci da patologie gravi o da terapie aggressive, nei quali provoca setticemia e meningite (nelle gestanti può indurre l'aborto), mentre nei soggetti sani l'infezione può essere trattata con dei comuni antibiotici. I cibi a rischio sono quelli che circolano in commercio per più di quindici giorni: insalate pronte, formaggi non stagionati, salmone affumicato, salumi. Nessun rischio, invece, per gli alimenti che si consumano dopo essere stati cotti, in quanto le alte temperature neutralizzano il batterio. Rassicurazioni sono arrivate anche dal Ministero dell'Alimentazione, Agricoltura e Pesca che ha dichiarato che non ci sono ulteriori rischi di contagio: "La carne non è più in commercio e l'azienda è stata chiusa".
