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Dana, la donna costretta a letto da più di 30 anni per colpa di una muffa

Dana, una scrittrice americana, ha iniziato ad avere gravi problemi di salute a causa di una muffa presente nella cantina di casa. Per quasi tutta la sua vita ha fatto i conti con malattie, allergie e dolori fortissimi.
A cura di S. P.
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Dana Anhalt è una donna americana di trentasette anni che da quando era solo una bambina ha iniziato ad avere gravi problemi di salute. Tra le patologie che l’hanno colpita da quando era giovanissima meningite, infezioni del seno, emicranie e vari problemi ormonali e gastrointestinali. Malattie che di fatto l’hanno costretta a vivere intrappolata nel suo letto per quasi tutta la sua vita. In dieci anni Dana, una scrittrice, ha perso circa trenta chili a causa del suo precario stato di salute e per tantissimo tempo nessun medico è riuscito a capire l’origine dei suoi problemi. Poi lo scorso anno alla giovane di New York è stata diagnosticata la malattia di Lyme, una malattia di origine batterica.

Da quanto è emerso, tutti i problemi di Dana sarebbero iniziati a causa di una muffa presente nella cantina della sua casa d’infanzia. Dopo la diagnosi dello scorso anno, i medici hanno dato inizio a una terapia specifica e le condizioni della donna sono leggermente migliorate. Oggi però la donna continua ad avere seri problemi alimentari a causa di diverse intolleranze ed è anche allergica a molti farmaci antidolorifici. La sua famiglia, nel tentativo di restituirle una vita normale, ha avviato una raccolta fondi online nella speranza di poter portare via Dana, come consigliato dai suoi medici, da quella casa in cui sono iniziati i suoi problemi.

“Da piccola mi ammalavo molto spesso – è il racconto della donna riportato dai media britannici – . Ho sofferto di tantissime malattie. Dopo la morta di mia madre, mi è stata diagnosticata una fibromialgia, e nessuno dei trattamenti standard ha avuto successo. Nel 2011 non potevo praticamente muovermi dal letto, e nel 2012 ho sofferto di dolori muscolari e alle articolazioni così forti da farmi vomitare. Ero e sono praticamente intrappolata nel mio corpo”.

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