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Credono sia morta e la seppelliscono: la neonata si salva dopo 2 ore sottoterra

Una donna cinese era convinta di aver subito un aborto spontaneo. Mentre i genitori erano ancora in ospedale, la nonna del bebè l’ha sepolto in giardino. I medici però hanno detto al papà che c’era una possibilità, così l’uomo si è precipitato a casa…
A cura di B. C.
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I suoi genitori credevano fosse morta. Così l’hanno sepolta. Ma una neonata cinese è sopravvissuta nonostante sia stata sottoterra ben per due ore. E’ una storia incredibile quella, raccontata dal Daily Mail, che arriva dalla Cina. Lu Xiaoyun e suo marito He Yong vivono nella loro fattoria di Dongdong, nella provincia di Liaoning, nel nord-est del Paese. La donna, convinta di essere al quarto mese di gravidanza, era a casa quando ha avvertito dolori lancinanti allo stomaco. Chiama subito il marito che, tornato di corsa dal lavoro, l'ha trova in un pozza di sangue. Arriva l’ambulanza che porta la donna in ospedale, ma per i medici non ci sono dubbi: si tratta di un aborto spontaneo e il feto è già morto. Nel frattempo, la madre della signora Lu seppellisce il corpicino sotto un albero nel cortile di casa. Nel frattempo il padre della bimba è stato interrogato dal personale ospedaliero per capire la dinamica del decesso.

 I medici hanno fatto notare a He che non era da escludere che la piccola fosse ancora viva. L’uomo è così tornato a casa, per scoprire che la figlioletta era stato sepolto: ha iniziato a scavare freneticamente con le mani per arrivare al piccolo che, miracolosamente, dopo due ore, ancora respirava. Lo staff medico ha poi scoperto che il bebè era di sei mesi e non di quattro come credeva la famiglia. E’ rimasta in ospedale solo per tre giorni, prima che i medici la dimettessero perché i genitori non erano in grado di pagarne le cure. “Mia suocera ha una malattia cronica e ho una figlia di 7 anni. Mia moglie non ha un lavoro. Io sono l'unico che porta uno stipendio a casa” ha detto He. Ma tutto è bene ciò che finisce bene: alcuni donatori che, una volta venuti a conoscenza della storia, hanno finanziato il ricovero della piccola.

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