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Costringe il fidanzato della figlia a fare sesso con lei: condannata a 15 anni di prigione

Il ragazzo sta ora seguendo un percorso terapeutico per lenire i traumi psicologici e con la sua famiglia si è trasferito lontano da Alpharella, la città georgiana dov’è avvenuto il fatto.
A cura di C. M.
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kathy tompa

Per mesi ha molestato il fidanzato quindicenne della figlia, cercando con una scusa di insegnargli le tecniche della seduzione che avrebbe dovuto usare per conquistare la ragazzina. Interesse non corrisposto, quello dimostrato dalla 48enne Kathy Tompa, residente nella città di Alpharetta, in Georgia. Il ragazzo aveva da pochissimo tempo iniziato a frequentare la casa e la famiglia della giovane fidanzata quando, praticamente sin da subito, ha dovuto confrontarsi con le avance sempre più esplicite avanzate dalla mamma della ragazzina. Le molestie sono andate avanti per più di sei mesi e nel frattempo la Tompa era stata arrestata dalla polizia della Contea, ma subito rilasciata per mancanza di prove. A un certo punto, però, i genitori del ragazzo si sono accorti che qualcosa non andava: a scuola i voti peggioravano e aveva un atteggiamento incostante e burbero. Così, cercando di capire che cosa gli stesse succedendo, i genitori del quindicenne hanno sequestrato il cellulare e il pc del figlio e letto tutte le varie discussioni in chat portate avanti dal figlio e scoperchiato il vaso di Pandora.

Così, dalle chat è venuto fuori tutto: il rapporto tra il ragazzo e la donna andava avanti da ormai 6 mesi e la stessa Tompa aveva regalato al quindicenne uno smartphone con installato Facebook e Snapchat per poter comunicare ovunque e in qualsiasi momento. "Lei gli insegnava a giocare con la figlia, a sedurla, a trovare il momento giusto per togliersi la camicia e toccarle le natiche", ha raccontato il procuratore titolare del caso. Un giorno, inoltre, approfittando dell’assenza del marito, Kathy Tompa ha invitato il ragazzo a casa sua per fare sesso. La madre del ragazzo ha dichiarato: "Ha rubato l’innocenza di mio figlio, la sua infanzia. Sono arrabbiata con lei e con me stessa". Adesso il quindicenne sta seguendo un percorso terapeutico psicologico e la famiglia si è trasferita perché non sopportava l’umiliazione subita. Kathy Tompa, invece, è stata condannata a 15 anni di prigione.

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