Convinto di essere tradito, decapita la moglie con un’ascia e abbandona il corpo in una risaia
Convinto che la moglie avesse una presunta relazione extraconiugale, Bhubhan Mardi, 38enne indiano originario dello stato di Jharkhand, ha decapitato la moglie Charumani Mardi e ha portato la sua testa nella stazione di polizia più vicina, abbandonandone il corpo in mezzo a un risaia. La vicenda è accaduta domenica scorsa, secondo quanto riferito dalle autorità locali, nei pressi del villaggio di Bandhmutu Ghatshila. Secondo la prima ricostruzione, l'uomo avrebbe ucciso la moglie in seguito a un diverbio scoppiato a causa di una presunta relazione extraconiugale che la moglie sembrava stesse portando avanti a sua insaputa. Così, al culmine della lite, l'uomo avrebbe preso un ascia e tagliato la testa alla consorte, spiegando in seguito di averlo fatto "per vendetta". Dopo averla decapitata, l'uomo ha preso la testa e l'ha messa in un sacchetto insieme all'arma del delitto e si è diretto alla stazione di polizia più vicina, forse per costituirsi. Le forze dell'ordine, però, informate dell'accaduto da una "soffiata", l'hanno intercettato e arrestato prima che potesse giungere in caserma. Il corpo della donna è stato ritrovato in una risaia sita nei pressi della casa coniugale della coppia.
‘Mardi si stava dirigendo in tribunale per arrendersi", ha dichiarato Sanjiv Besra, vice-sovrintendente della polizia di Ghatshila. ‘La nostra squadra è stata allertata da una soffiata, si è messa alla ricerca della vittima e ha trovato il corpo della donna in una risaia vicino a casa. L'uomo è stato immediatamente arrestato, mentre era per strada". Secondo quanto dichiarato dai vicini della coppia, i coniugi avevano spesso violenti litigi e non era quindi la prima volta che scoppiava un acceso diverbio tra i due.