Conosce uomo su tinder, stuprata in casa: “Mi sono finta morta per evitare che mi uccidesse”
Voleva conoscere qualcuno con cui avviare una nuova relazione e per questo si era iscritta a Tinder, nota app per incontri, dove aveva trovato anche una persona che sembrava piacerle. In poco tempo, però, quella che sembrava un piacevole compagnia si è trasformata in un incubo per una donna britannica di 41 anni che si è ritrovata in casa un uomo violento e manesco che infine l'ha violentata cercando anche di ucciderla. Dopo aver scoperto il lato del suo carattere violento che lui tentava di nascondere, la donna aveva cercato di allontanarlo ma come risposta è stata aggredita in casa, segregata per oltre quattro ore e stuprata. Lui le ha fracassato un bicchiere in testa, poi l'ha trascinata in camera da letto dove abusato di lei prima di stringerle un cuscino sul volto per soffocarla.
La donna è riuscita a sfuggire all'orrore solo fingendosi morta e usando un'app contro la violenza domestica che avvisa i contatti di emergenza se l'utente scuote forte il telefono. "Ho dovuto fingere di morire perché era l'unico modo per farlo smettere, pensavo che in questo modo sarebbe andato, cosa che ha fatto. Ma poi è tornato" ha raccontato la donna ai giornali inglesi. L'uomo infatti ha sentito tossire e ha capito che era ancora viva. "È tornato minaccioso ma gli ho detto subito che era nei guai e che stavano per arrivare i soccorsi ma lui a quel punto mi ha fatto rivestire ordinandomi di seguirlo" ha ricostruito ancora la donna. Fortunatamente fuori c'era un vicino di casa che stava lavorava alla sua auto così la donna ha urlato ed è corsa verso di lui facendo scattare l'allarme nel vicinato.
L'uomo, che ha precedenti condanne per violenza domestica, la scorsa settimana è stato condannato a 13 anni di carcere dal Tribunale di Birmingham. La vittima invece sta provando a riprendersi dopo aver sofferto di depressione a causa dell'attacco che l'ha portata a tentare due volte il suicidio. La 41enne ora vuole mettere in guardia le altre donne consigliando loro di denunciare subito anche le prime violenze subite per evitare di ritrovarsi di fronte a una drammatica storia come la sua.