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Colpita da un ictus ad appena 3 anni, smette di camminare: tutta colpa della varicella

Claire Marriott, 38 anni, ha voluto raccontare il dramma vissuto da sua figlia nel corso degli ultimi mesi. Ora la piccola sta bene, ma solo nelle ultime settimane i medici hanno scoperto che la causa è stata una malattia che la piccola ha avuto qualche mese prima.
A cura di B. C.
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Claire Marriott è una 38enne inglese. La sua vita è stata segnata dalla malattia della figlia, Lottie, 4 anni. Ora la donna ha voluto raccontare la sua drammatica storia al Mirror col chiaro obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica a casi come questo. Claire era in vacanza in Galles con la famiglia a luglio quando ha notato che qualcosa non andava in Lottie: “Avevamo fatto tardi la notte precedente, quindi ho pensato che fosse solo stanca quando non voleva mangiare, si lagnava e non parlava correttamente. In più si comportava in modo maldestro: le continuavano a cadere le bevande, non stava ben ferma e quando si è seduta è scivolata dalla sedia sul pavimento. Le ho dato una medicina e  ho pensato che sarebbe stata bene dopo un pisolino, non credendo che fosse una cosa seria” racconta nell’intervista.

Lottie si sveglia, si alza dal letto, ma cade a terra. Non riesce a tenersi in piedi. Claire chiede aiuto ad un amico paramedico che le suggerisce di portare la bambina in un ospedale vicino. Inizialmente si pensa alla cosiddetta ‘Paralisi di Bell’ perché il suo lato destro era cadente. Ma i medici notano anche i sintomi dell’ictus, poi confermata dalla tac. Quando la madre chiede agli specialisti se la figlia si sarebbe ripresa, la risposta è spiazzante:  “Probabilmente no”. Lottie viene portata al Alder Hey Hospital di Liverpool, dove i neurologi hanno però rassicurato la famiglia dicendo che avrebbe potuto recuperare nel giro di un paio d’anni. “Non posso spiegare il sollievo che ho sentivo”. Dopo 15 giorni, la piccola viene dimessa. Ora sta meglio, ma sta ancora attraverso il percorso verso la piena guarigione. “E’ stato come tornare ad avere un neonato – spiega la madre -. Aveva già tolto il pannolino, ma abbiamo dovuto fare un passo indietro e fare tutto di nuovo, ed era quasi come se fossimo tornati allo svezzamento con lei. Quando mangiava correva il rischio di soffocarsi, anche se il cibo era morbido, perché i muscoli della parte destra della gola non funzionavano”.

Nel frattempo Lottie è stata portata da molti specialisti per cercare di capire cosa avesse potuto provocare un ictus ad una bimba di appena 3 anni. E a febbraio che la causa dell’attacco era stata la varicella che Lottie aveva avuto quattro mesi prima dell’inizio dell’incubo. I medici l’hanno capito solo per caso. Aveva un taglietto sul sopracciglio ed è stata portata in ospedale: qui il dottore aveva notato che la bambina aveva una vescica nell’occhio e ha avvisato i genitori che poteva essere pericoloso. Il virus era entrato nel flusso sanguigno e aveva ristretto un’arteria nel cervello causando l’ictus. “A guardarla ora, non sembrerebbe che le sia successo ciò che le è accaduto. Ha ancora un po’ di paralisi facciale che si può vedere quando sorride, ma  perderà anche quella, e possono darle del botox per ridurla” dice la madre.  “Lei ha solo quattro anni, non importa se il suo viso è un po’ traballante, è carino. E lei è viva. Una felice, bambina sana. E per questo, saremo sempre grati” conclude la donna, emozionata.

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