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Colpita da aneurisma a poche settimane dalle nozze: la storia di Taryn, morta a 28 anni

Taryn Budd è morta a poche settimane dalle sue nozze dopo essere stata colpita da aneurisma. Stava facendo un bagno a casa sua quando si è sentita male ed è affogata. Il suo cuore, i polmoni e i reni sono stati donati ad altre tre persone: “Sapere che i suoi organi continuano a vivere ci è di grande conforto”.
A cura di I. A.
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Taryn Budd, 28 anni (Facebook).
Taryn Budd, 28 anni (Facebook).

È morta per un aneurisma a poche settimane dal suo matrimonio, ma grazie alla donazione degli organi, è riuscita a salvare altre tre vite, quella del papà di due bambini e di due giovani donne. È questa la storia di Taryn Budd, scomparsa a soli 28 anni lo scorso novembre. Solo ora, dopo mesi di sofferenza, la famiglia ha deciso di raccontare la tragedia che li ha colpiti. Tutto è cominciato quando Taryn ha accusato un improvviso malore dovuto alla rottura di una vena cerebrale mentre stava facendo un bagno nella sua casa di Missouri City, in Texas, Stati Uniti, facendola affogare. Quando i paramedici sono arrivati nella sua abitazione, hanno tentato di rianimarla ma, una volta giunta in ospedale, ne hanno dichiarato la morte cerebrale. Sotto choc i suoi familiari ma anche e soprattutto il fidanzato Nick, con il quale sarebbe dovuto convolare a nozze a dicembre.

Tuttavia, oggi il suo cuore, così come il fegato e i polmoni vivono nei corpi di altre tre persone, un papà di due bimbi, 55enne, e due donne di 30 e 32 anni, ed è per questo che la famiglia di Taryn ha deciso di raccontare la sua storia, per sensibilizzare chiunque sull'importanza di donare gli organi. "Siamo orgogliosi che così giovane abbia preso questa decisione – ha detto alla rivista americana People la mamma della 28enne,  Stacie Budd -, anche se per noi è agrodolce. La nostra perdita ha dato gioia e speranza ad altri, e per quanto siamo ancora addolorati per quanto successo, sapere che la nostra Taryn ha ridato il sorriso a qualcuno ci fa stare meglio, è un piccolo miracolo". La morte della ragazza è arrivata come un fulmine a ciel sereno, anche perché l'aneurisma difficilmente è preceduto da sintomi o segni particolari. Eppure, si tratta di una condizione molto comune, basti pensare che questa patologia colpisce ogni anno circa sei milioni di americani, uccidendone almeno 30mila. "Spero un giorno di poterli incontrare – ha concluso Stacie – perché mia figlia vive in loro e sarà un po' come riaverla con me. Anche se lei non c'è più, sapere che il suo cuore batte nel petto qualcun altro mi dà grande conforto".

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