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Colpì con un pugno un quadro da 10 mln di euro: 5 anni di carcere

Si è concluso con una condanna a 5 anni di carcere la vicenda di Andrew Shannon, che colpì con un pugno un Monet dal valore di circa 10 milioni di euro.
A cura di Redazione
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A raccontare l’epilogo dell’incredibile vicenda (che risale al 2012) è il tabloid britannico Mirror. Andrew Shannon, l’uomo che nel 2012, durante una visita alla National Gallery di Dublino, colpì con un pugno l’olio su tela di Claude Monet, Il bacino di Argenteuil con una barca (risalente al 1874), è stato condannato a 5 anni di carcere ed ad altri 15 mesi di interdizione dalle gallerie d’arte. Come ricorderete, l’uomo colpì la tela, dal valore di circa 10 milioni di euro, con un fendente che creò tre linee di cesura della tela: il restauro era durato ben 3 anni e aveva permesso paradossalmente di ottenere una serie di informazioni di enorme rilievo per quel che concerne la tecnica dell’artista e le sue peculiarità.

Ora però la sentenza di condanna, per un verdetto che è stato aggravato dal ritrovamento, nella casa di Shannon, di circa 50 oggetti rubati in diversi musei e gallerie d’arte. Ad influire anche le tante contraddizioni nella ricostruzione offerta dall’uomo che, in un primo momento, aveva rivendicato il gesto come una sorta di sfida allo Stato, per poi sostenere invece di fronte alla giuria di aver avuto un mancamento ed essere scivolato fino a danneggiare gravemente la tela.

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