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Cina, condannato a morte uomo che teneva 6 donne in schiavitù

L’uomo, che sarà giustiziato con la pena capitale, è accusato di omicidio, stupro, prostituzione organizzata, detenzione illegale e diffusione di materiale pornografico a scopo di lucro.
A cura di Daniela Caruso
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segregatore

Ha segregato sei donne nella propria abitazione, riducendole a schiave del sesso. Il tribunale cinese ha condannato a morte il 35enne Li Hao, il quale è colpevole di aver tenuto prigioniere le povere malcapitate nella sua casa a Louyang, nella provincia di Henan. Una delle donne è riuscita a sfuggire all'uomo e ha raccontato l'intera vicenda alle autorità locali. Le ragazze erano state attratte nella trappola dell'uomo, grazie a degli annunci nei quali Hao cercava delle cantanti per karaoke e massaggiatrici e parrucchiere per saloni di bellezza. Le donne, una volta adescate, venivano rinchiuse nel seminterrato dell'abitazione dell'uomo.

Li Hao costringeva le ragazze a prostituirsi e a fare spettacoli di sesso online: alcune di esse sono rimaste prigioniere per oltre 21 mesi e, durante la prigionia, due di loro sono decedute. L'uomo, che sarà giustiziato con la pena capitale, è accusato di omicidio, stupro, prostituzione organizzata, detenzione illegale e diffusione di materiale pornografico a scopo di lucro.

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