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Chrome OS è nato: ne danno il lieto annuncio i papà Page, Brin e Schmidt

Alla fine è andata esattamente come avevamo ipotizzato qualche giorno fa, il 7 dicembre 2010 si è rivelato un giorno decisivo nella storia di Google,…
A cura di Anna Coluccino
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Alla fine è andata esattamente come avevamo ipotizzato qualche giorno fa, il 7 dicembre 2010 si è rivelato un giorno decisivo nella storia di Google, il giorno della nascita del suo primo sistema operativo per PC, notebook e laptop: Chrome OS. E così, mentre il browser Chrome raggiunge il terzo posto tra i più utilizzati al mondo (con ben120 milioni di utenti) e soffia il posto a Firefox come browser preferito dal mondo geek, Chrome OS si prepara ad entrare nel mercato quale primo esperimento d'ibridazione tra un sistema operativo e un browser.

Contestualmente al lancio di Chrome OS, nel corso dell'evento di ieri abbiamo assistito anche al lancio dell'attesissimo Chrome Web Store il negozio di applicazioni online da cui sarà possibile acquistare componenti aggiuntivi e aggiornamenti per tutti i dispositivi e i software Google. Ma il vero cuore dell'evento è stato la presentazione del sistema operativo di Mountain View. Efficienza, rapidità e connettività, sono queste le qualità su cui è stato disegnato Chrome OS. Un sistema operativo open source pensato per chi crede che l'utilizzo del computer e l'accesso alla rete siano inestricabilmente legati. Naturalmente, Chrome OS prevede che molte delle sue app  possano essere utilizzate anche offline (come ad esempio i Google Docs), ma la sincronizzazione al momento dell'allaccio alla rete è immediata, e tutto ciò che abbiamo fatto offline va ad aggiornare quel che già esiste nella Cloud. Inoltre, per sostenere l'idea della perenne connessione alla rete, è possibile passare dalla rete Wi-fi alla connessione tramite cellulare in qualunque momento.

Una piccolissima chicca del sistema operativo di Google riguarda l'accesso guest, ovvero un accesso da destinare agli amici che chiedono di utilizzare il computer e dal quale potranno operare completamente in incognito, senza che nulla di ciò che li riguarda venga salvato sul PC. Per quel che, invece, riguarda la tanto chiacchierata Google Cloud Print, quest'applicazione consentirà di stampare un documento attraverso uno qualunque dei dispositivi connessi al network, senza necessità di installazione, ma -al momento- è ancora in fase beta.

Per quel che concerne la sicurezza, da Mountain View si dicono estremamente sicuri dell'affidabilità del loro sistema operativo: updates automatici, sandboxing, contenuti criptati e boot verificato. Se queste caratteristiche saranno sufficienti a blindare un PC che -presumibilmente- passerà la maggior parte della sua vita in rete, lo scopriremo presto. Da Google, infatti, ammettono di non essere ancora pronti per il lancio sul mercato globale, ma assicurano che i primi notebook )Acer e Samsung) Chrome OS vedranno la luce non più tardi del secondo trimestre del 2011.

Insomma: ci siamo. La piccola rivoluzione di BigG è iniziata. Resta da scoprire se anche Chrome OS seguirà le orme del browser da cui prende il nome (e non solo), riuscendo a scalare la classifica dei sistemi operativi più utilizzati e piazzandosi al terzo posto dopo solo due anni. Voi che ne pensate? Ci vedete un enorme successo o un triste flop nelle premessi di Chrome OS? Quel che è certo, ormai, è che il mondo informatico non concede vie di mezzo.

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