Chiama la polizia per difendersi dal compagno, ma non le credono: uccisa insieme al figlio

È finito in tragedia quello che qualcuno aveva considerato un normale litigio di una coppia della Florida. Una coppia – lei è la trentacinquenne Latina Herring e lui il trentunenne Allen Cashe –  che aveva già attirato l’attenzione della polizia per due volte nella stessa giornata. La prima volta i due avevano chiamato il 911 per un litigio scoppiato a un distributore di benzina a causa di un mazzo di chiavi. Venti minuti dopo gli agenti erano stati richiamati a casa di Herring a Sanford sempre per una lite. Avevano fermato l’uomo per poi decidere che non si trattava di una situazione che spettasse alla polizia gestire. E in questa seconda occasione, secondo quanto rivela ora una registrazione video, gli agenti avrebbero intimato alla donna di “smettere di chiamare il 911”. Ma poche ore dopo la donna è stata uccisa da quell’uomo insieme al figlio di otto anni.

Due vittime e quattro feriti – Secondo quanto si legge sui media statunitensi, il duplice omicidio si è consumato il 27 marzo scorso quando l’uomo ha fatto irruzione nella casa della fidanzata e ha aperto il fuoco con un AK-47 su di lei, sui due figli e sul padre della donna. Mentre fuggiva il trentunenne ha sparato anche a due passanti. Sono morti la donna e il figlio di otto anni mentre l’altro bambino, di sette anni, il padre della donna e i due passanti sono rimasti feriti. I video delle “body cam” degli agenti rivelano come la polizia potrebbe aver sottovalutato la situazione che ha poi portato al duplice omicidio. Nei filmati delle telecamere poste sulle divise si sentirebbe infatti un agente rimproverare a Herring di “montare false accuse” contro il fidanzato. “Ce ne occuperemo noi, signora, ma smetta di chiamare il 911 e di avanzare accuse di cui non sa nulla”, è quanto inoltre avrebbe detto un altro agente alla donna intervenendo a casa sua.