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Charlotte, morta a 13 anni: i suoi organi salvano la vita a 17 persone

Dopo il decesso, sono stati donati polmoni, cuore, pancreas, cornee, reni e pelle della piccola, morta a causa di una forma tumorale estremamente aggressiva.
A cura di D. F.
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A causa di una violentissima forma tumorale ha perso la vita a soli 13 anni, ma in seguito al suo decesso altre 17 persone potranno continuare a vivere. E' la storia di  Charlotte Mitchell, di Devon, nel Regno Unito: dopo la sua morte i genitori hanno deciso di donarne gli organi. A raccontare la sua storia è la mamma Karen: “È successo tutto così in fretta, non abbiano neanche avuto modo di abituarci all’idea della sua assenza”. La giovanissima è deceduta all’inizio del mese di maggio, appena sei settimane dopo la tragica diagnosi, quella di glioblastoma, che ha trasformato la sua giovane esistenza in un incubo. Ma proprio in quei giorni di sofferenza, aveva preso la decisione di donare i suoi organi e tessuti per far sì che altri potessero sopravvivere.

“Qui in Inghilterra – ha spiegato la mamma alla stampa locale – la legge permette di scegliere cosa fare dei propri organi in caso di morte. Credo che tutti i genitori debbano discutere con i propri figli sin dalla tenera età di questa opzione, perché è di fondamentale importanza per salvare centinaia di vite”. Charlotte è morta poco prima di potersi sottoporre a delle cure al Bristol Royal Hospital for Children. Dopo il decesso, sono stati donati polmoni, cuore, pancreas, cornee, reni e pelle.  “Di certo, sapere che i suoi organi continuano a esistere in altre 15 persone ci fa andare avanti e riesce ad alleviare il nostro dolore. La nostra bambina era sempre gentile, disponibile e generosa, pronta ad ascoltare gli altri e a donarsi. E lo ha fatto fino alla fine”.

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