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Charlie: il bimbo nato con metà cuore, salvato dal nuoto

Il piccolo si è sottoposto a varie operazioni, ma la svolta è arrivata con le lezioni in piscina, grazie alle quali le sue condizioni migliorano di giorno in giorno, sorprendendo i medici che avevano pronosticato il 50% di possibilità di sopravvivenza dopo la nascita.
A cura di B. C.
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E' nato con solo la metà del cuore funzionante, ma il nuoto gli ha cambiato la vita. E' la storia del piccolo Charlie Cobb, un bambino britannico affetto da una grave malattia congenita, la sindrome del cuore sinistro ipoplasico, a causa della quale metà cuore praticamente non pompa sangue. Oggi Charlie ha 17 mesi, "parla, cammina e naturalmente nuota", spiega al Mirror la madre, Louise Bushby, 26 anni, che per prima lo ha portato in piscina più di un anno fa. "Sembra proprio rifiorire in acqua e sembra che il nuoto l'abbia aiutato fin dal primo giorno – afferma la giovane mamma raccontando la vicenda alla stampa britannica – Non sono un medico, ma sono certa che l'abbia aiutato moltissimo con il suo recupero, andiamo ogni settimana. Quando corre in giro spesso rimane così senza fiato, ma non in piscina – sottolinea – dove grazie all'acqua riesce a fare esercizio fisico che fa bene al cuore e lo più forte. Lui avrà sempre la metà di un cuore – aggiunge – ma sta andando molto bene". Louise e il marito, Dan Cobb, 28 anni, avevano deciso di portare a termine la gravidanza nonostante i medici li avessero avvertiti che il nascitura sarebbe nato con grosse complicanze cardiache, e il rischio di decesso fosse molto elevato. Ma il nuoto gli ha salvato la vita. "Non sono un cardiologo – commenta la madre – ma il nuoto gli ha fatto fare un enorme passo avanti nella giusta direzione. I suoi cardiologi non possono credere a quanto stia andando bene".

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