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Cavano gli occhi alla madre e la uccidono in un sacrifico rituale: arrestati

Due fratelli indiani sono accusati dell’omicidio della madre e del sequestro della sorella. Si lamentavano di essere “troppo sfortunati” e uno stregone aveva suggerito loro di compiere il doppio sacrificio. La storia raccontata dal Mirror.
A cura di B. C.
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Avrebbero ucciso la madre in un sacrificio rituale il cui obiettivo era quello di far girare la buona sorte dalla loro parte. Govind Pona e suo fratello Kashinath sono tra le dieci persone arrestate per l'omicidio di Budhabai Dore, 65 anni, dopo che la donna è stata trovata cadavere in una fossa nei pressi di Nashik, in India. Come riporta il Mirror, la polizia sostiene che i due fratelli, disperati per i continui “colpi di sfortuna”, avrebbe deciso di rivolgersi ad una sorta di stregone. La soluzione proposta loro da quest’ultimo? Un sacrificio umano. Govind Pona e Kashinath hanno così preso in ostaggio le due persone a loro più care: la madre e la sorella.

Le avrebbero seviziate per giorni, tenute senza cibo, né acqua. Fino al terrificante epilogo, dal quale però sarebbe riuscita a scampare l’altra figlia. Il corpo della genitrice è stato invece trovato martoriato – il Times of India scrive che alla donna sarebbe stati cavati gli occhi – in un fossato. Il quotidiano locale indiano riporta le dichiarzioni del sovrintendente di polizia, Sanjay Soundcheck, in merito al caso: “I due fratelli si sono recati in un villaggio per incontrare il santone Kashinath Khadke, spettato di praticare la magia nera, e la sua assistente Bugabai Mahad Vere. Il sospetto occultista ha detto loro che avrebbero dovuto esorcizzare i fantasmi per poter godere nuovamente della fortuna”.

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