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Bullizzato dai compagni a causa di una grossa ciste facciale: “Non voleva più andare a scuola”

Il bambino ora è seguito da una equipe medica che si sta occupando di lui e tentando di rimuovere la grossa ciste che l’ha colpito.
A cura di C. M.
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Una mamma del West Yorkshire ha raccontato di come suo figlio sia stato a lungo bullizzato dai compagni di scuola a causa di una deformazione al viso causata da un linfangioma. Benji Baker, questo il nome del bimbo, è nato con una grossa ciste all'interno della guancia destra e a causa di questa malformazione è stato preso in giro dai compagni di scuola più grandi e da alcuni vecchi amici. Kathleen McGrath, mamma di Benji, direttore esecutivo di 41 anni, ha raccontato che il bimbo è sempre stato molto vivace e spiritoso, fino a quando a causa del bullismo è cambiato e si è rinchiuso in se stesso. "L'insegnante non si è accorta del bullismo contro mio figlio. Lui a un certo punto ha iniziato a non voler più andare a scuola, a svegliarsi nel bel mezzo della notte urlando e a rifiutarsi di uscire per giocare con gli amichetti", racconta la mamma.

Vedendo la trasformazione del figlio, Kathleen ha deciso di indagare per scoprire come mai il bambino di punto in bianco avesse iniziato a reagire così, scoprendo gli atti di bullismo dei compagni di scuola che svariate volte hanno presi di mira Benji prendendolo in giro per la grossa ciste nella guancia. "Non riusciva a capire perché i suoi amichetti lo trattassero così, un giorno allora mi sono messa a parlare con lui e a spiegargli cosa stava succedendo dicendo che i bambini potevano chiedersi perché la sua faccia fosse diversa dal normale e spiegandogli che cosa fosse il linfangioma". Nel frattempo Kathleen ha contattato un centro specializzato nel supportare persone affette da deformazioni facciali e ora Benji viene seguito da esperti ogni sei settimane circa e i medici stanno cercando di rimuovere piano piano la cisti. "Ora è tornato normale, è felice e non ha più paura di andare a scuola e di giocare con gli amici", ha raccontato la mamma.

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