Brucia la sua casa mentre il figlio di 3 anni è all’interno e dà la colpa all’ex marito

Ha dato fuoco alla sua casa mentre suo figlio di tre anni era ancora all’interno, prima di incolpare del delitto il suo ex marito. Gemma Keefe, 29 anni, ha telefonato alla polizia sostenendo che qualcuno l’aveva presa di mira, probabilmente il suo ex marito o il suo nuovo partner. Ha anche chiamato il giornale locale per riferire che qualcuno aveva dato fuoco al deposito dentro la sua casa a Fareham, Hampshire. Ma quando gli investigatori hanno accertato che entrambi gli uomini non potevano avere alcuna responsabilità, la donna e è stato arrestata con l'accusa di incendio doloso. Tuttavia la Keefe è riuscita ad evitare il carcere, ‘grazie’ ai suoi presunti problemi mentali. Ma dovrà farsi almeno 12 mesi in comunità.

La corte di Portsmouth ha stabilito che la donna era in compagnia di due amici e del figlio di tre anni, Ryan, la mattina dell’incendio. Avrebbe telefonato alla polizia per segnalare che qualcuno aveva tagliato i cavi del suo rilevatore di fumo. Poi avrebbe detto ai suoi amici: “Qualcuno sta per bruciare la mia casa!”. Quindi si è recata da un suo vicino di casa e ha chiamato i vigili del fuoco. Quando i pompieri sono arrivati, Ryan è stato portato fuori dalla casa e una sua amica è stato portata in ospedale per le inalazione di fumo. Stanno entrambi bene. Alla fine la 29enne è stata costretta ad ammettere le proprie responsabilità. Il suo avvocato, Daniel Reilly, ha sostenuto che la donna aveva sofferto di problemi di salute mentale a seguito della rottura del suo matrimonio nel giugno 2014. Anche per questo motivo il giudice ha deciso di condannare Gemma a  12 mesi di libertà vigilata da scontare in una comunità.