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Brasile, uccisa a 14 anni da un compagno di classe: “Voglio diventare un serial killer”

La vittima è stata fermata dal suo aguzzino, di 13 anni, all’interno del palazzo dove vivevano entrambi. È stata uccisa con oltre dieci coltellate al collo e al petto. Il killer ha confessato tutto a un professore: il suo obiettivo era quello di ammazzare altre tre persone.
A cura di I. A.
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Tamires Paula de Almeida, 14 anni (Facebook).
Tamires Paula de Almeida, 14 anni (Facebook).

Le ha sbattuto la testa contro il muro, poi quando ha capito che era ancora viva l'ha colpita con un coltello per almeno dieci volte al petto e al collo. È morta così a soli 14 anni Tamires Paula de Almeida, adolescente residente a Goiania, in Brasile. A confessare il suo omicidio è stato un suo compagno di classe, di 13 anni, che alla polizia ha dichiarato di averlo fatto per dimostrare a tutti i suoi amici di essere sulla buona strada per diventare un serial killer. È successo lo scorso mercoledì 23 agosto. La vittima era uscita di casa, al quinto piano del palazzo dove abitava anche il suo assassino, per andare a scuola, quando improvvisamente è stata avvicinata dall'amico, anche se non avrebbe mai immaginato quale sarebbe stata di lì a breve la sua sorte.

Il ragazzo l'ha colpita mentre lei aspettava l'ascensore. Prima le ha afferrato la testa, scaraventandola contro il muro, poi ha cominciato a colpirla con un coltello per diverse volte al collo e al petto. Il corpo senza vita della 14enne è stato scoperto da una donna sui 50 anni che, sentendone le urla, si è precipitata sul pianerottolo. Poi, ha cominciato a bussare a tutte le abitazioni del condominio in preda al panico, fino a che non ha trovato la madre dell'adolescente.  Intanto, il killer, fuggito via, si è nascosto non molto lontano dal luogo dell'omicidio. Ma non è riuscito a sopportare quel peso, così si è diretto a scuola, la Jardim América State College, e ha confessato tutto a Cezar Sabino, 57 anni, uno dei suoi professori.

"Mi ha detto di chiamare l'ambulanza – ha raccontato l'insegnante agli inquirenti – perché aveva pugnalato una persona nel suo palazzo. Poi mi ha consegnato il coltello avvolto in un panno nero. Ho immediatamente fatto scattare l'allarme e il preside e alcuni colleghi si sono precipitati nell'edificio che si trova vicino alla scuola per tentare di salvare la ragazza, ma era troppo tardi". Secondo gli inquirenti, il 13enne, che è stato arrestato, aveva pianificato il delitto in ogni minimo dettaglio, ed anzi il suo obiettivo sarebbe stato quello di uccidere ben tre persone, tutti suoi compagni di classe. Non ha infatti nascosto che il suo sogno fosse quello di diventare un serial killer, anche se il team di esperti che indagano sul caso continuano le ricerche per cercare di capire quali motivi abbiano spinto un ragazzo così giovane a macchiarsi di un tale crimine.

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