Boyan Slat, il ragazzo che pulirà gli oceani dalla plastica: via all’impresa Ocean Cleanup
Aveva solo 17 anni quando per la prima volta si mise in testa di voler ripulire gli oceani salvandoli dalla plastica attraverso una progetto di sua invenzione, ora a 21 anni Boyan Slat può dare finalmente il via al suo obiettivo. Il giovane olandese infatti è riuscito a raccogliere il denaro necessario per mettersi all'opera ed ora darà il via a quello che si prospetta come il progetto ambientalista più vasto e ambizioso mai realizzato sul pianeta Terra. Per portare a termine il compito il ragazzo infatti ha ideato un dispositivo per raccogliere oltre sette milioni di tonnellate di rifiuti in soli 5 anni. A questo scopo ha deciso di fondare un'apposita società, The Ocean Cleanup, che attraverso il crowdfunding ha raccolto il denaro necessario.
"Ogni anno circa 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare. Questo causa un problema ambientale perché almeno un milione di uccelli marini e 100mila mammiferi, tra cui la foca monaca e le tartarughe muoiono per i detriti, un grave danno sull’economia dei paesi per la rimozione dalle spiagge dei rifiuti nonché numerosi effetti sulla salute", si legge sul sito del gruppo che ora intende costruire il primo prototipo di barriera sottomarina nel mare del Nord. Il dispositivo è stato già testato in piccole aree ma è la prima volta che fa il suo esordio su larga scala.
L'Ocean Array Cleanup, così è stato ribattezzato il dispositivo, non usa combustibili ma sfrutta le correnti oceaniche naturali e il vento, mentre le barriere galleggianti sono state progettate per impedire ai pesci di rimanere impigliati. “Invece di rincorrere la plastica usano reti e navi, che richiederebbero un tempo infinito, abbiamo sviluppato questo sistema: la plastica si muove verso il centro e dunque la concentrazione aumenta di 100mila volte. Puoi davvero camminare sull'acqua", ha spiegato il giovane all'Huffington Post .Lo scopo è di arrivare in dieci anni a rimuovere almeno la metà dei 154 milioni di rifiuti di plastica che si calcola siano ora in mare. "Il mare del Nord registra tempeste più forti del Pacifico perciò se resiste qui, può resistere ovunque" ha piegato Boyan Slat ricordando però che è fondamentale cambiare stile di vita usando meno plastica.