Bimbo di 12 anni preso di mira per caso e ucciso come iniziazione per entrare in una banda
Preso di mira per caso in strada e ucciso ad appena 12 anni solo perché indicato come vittima sacrificale in un assurdo e terribile rito di iniziazione per entrare in una banda criminale. È la terribile sorte toccata al piccolo Aswin Jonas, raggiunto da ben undici proiettili sparati dai due uomini armati a Città del Capo, in Sud Africa. La tragedia nella serata di venerdì scorso, intorno alle 21.30. Il piccolo, che frequenta la scuola elementare, stava facendo da guardiano alle auto nel parcheggio di una locale moschea, un compito che gli era staro affidato dagli adulti in Preghiera. Qui su di lui sono piombati improvvisamente due ragazzi armati che hanno esploso oltre una ventina di colpi di arma da fuoco lasciandolo a tetra in una pozza di sangue prima di dileguarsi. I due non hanno portato via niente e non volevano rubare le auto ma hanno ucciso i piccolo solo come azine dimostrativa per entrare in una banda criminale
Secondo molti testimoni, i due non hanno detto niente, si sono avvicinati armi in pungo al ragazzino e lo hanno freddato scaricandogli addosso tutti i loro caricatori prima di andarsene via. Alla terribile scena hanno assistito impietriti altri ragazzini suoi coetanei che avevano avuto lo stesso incarico e si aggiravano giocando tra le auto nel parcheggio delle moschea. " Conoscevo molto bene Aswin e né il ragazzo né la sua famiglia hanno legami con le bande criminali della zona. Queste fanno uscire questi ragazzi e sparano a persone a caso fino a quando uccidono e si parla di loro, quindi possono unirsi alla banda. È disgustoso e spero che le autorità li catturino" ha dichiarato il religioso che gestisce i luogo di culto.