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Bimbo di 10 anni “ruba” un gelato: la cugina lo chiude in una scatola e lo lascia morire

La donna – statunitense – è stata condannata alla pena di morte.
A cura di D. F.
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Un bambino statunitense di 10 anni è stato chiuso per ore in una scatola di plastica dalla cugina 29enne e poi lasciato morire: la sua unica colpa è stata quella di aver rubato un ghiacciolo senza il permesso dell'adulta. Sammantha Allen, di Phoenix, negli Usa, è stata condannata per aver aiutato suo marito, John Allen, 29, a bloccare Ame Deal in un piccolo contenitore di stoccaggio dove il bimbo è stato lasciato per svariate ore fino a quando non è stato trovato senza vita.

Stando a quanto riporta il Sun, il bambino era stato lasciato al caldo nel contenitore di plastica, con soltanto dei piccoli fori che avrebbero dovuto permettergli di respirare. Il bambino fu trovato nel 2011, anno a cui risalgono i fatti, ormai senza vita, dopo essere morto tra atroci sofferenze. Oggi la coppia è stata condannata alla pena di morte per il terribile delitto. I due hanno ammesso di aver punito il piccolo per aver preso un gelato senza il loro permesso. I due hanno provato a giustificarsi dicendo di non avere intenzione di ucciderlo, ma che si sarebbero solo addormentati. Sembra però che alcune analisi sul corpo del bimbo hanno mostrato segni di violenze pregresse: il cuginetto era stato picchiato, costretto a mangiare feci e costretto a subire ogni forma di tortura.

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