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Bimba di due anni trovata esanime in casa: mamma e fidanzato accusati di omicidio

La piccola, trovata esanime in casa dai soccorsi dopo una chiamata di emergenza da parte della mamma, è morta in ospedale per lesioni multiple. Gli inquirenti ora accusano la mamma 27enne e il suo fidanzato.
A cura di A. P.
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Non un malore improvviso o un incidente ma un omicidio vero e proprio dovuto e lesioni causate da percosse da parte dei genitori. È quello che secondo gli inquirenti britannici si nasconderebbe dietro la prematura morte della piccola Eve, una bimba di 22 mesi trovata esanime nell'abitazione di famiglia a Liskeard, in Cornovaglia, nell'ottobre dell'anno scorso. Secondo l'accusa, la madre della bimba la 26enne  Abigail Leatherland di Castle Lane, e il suo fidanzato, il 31enne Thomas Curd, di Watford, nell'Hertfordshire, avrebbero messo in pericolo  la piccola di cui si dolevano prendere cura provocandole lesioni gravissime che poi hanno portato alla sua morte.

Erano stati proprio i due, che successivamente si sono separati, a lanciare l'allarme ai soccorsi sanitari per una bimba che non reagiva, nella tarda mattinata  del 5 ottobre 2017. Quando l'ambulanza e la polizia arrivarono sul posto, verso le 12,45, trovarono la piccola già esanime. Viste le sue gravissime condizioni fu allertato anche l'elisoccorso che poi trasportò la bimba all'ospedale di Derriford . Purtroppo però la piccola non si è mai più ripresa e nonostante i disperati tentativi di rianimarla, i medici  dovettero constatare la sua morte poco dopo il suo ricovero. In ospedale le hanno riscontrato lesioni multiple su tutto il corpo. Un'inchiesta avviata dal Major Crime Investigation Team a Bodmin ora accusa la coppia

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