Bimba di 22 mesi picchiata a morte, condannata la madrina: “Ha mentito per salvare l’assassino”
Una donna che lascia che il compagno uccida la sua figlioccia. E che per l’uomo arriva a mentire e a far dire bugie anche al figlio di dodici anni. È quanto avrebbe fatto Sharleen Hughes, trentasei anni, condannata ieri in Inghilterra a cinque anni di carcere. La donna, mamma di due figli, era la madrina della piccola Ella-Rose Clover, una bimba uccisa a soli ventidue mesi d’età dal suo babysitter, Michael Wild. Il delitto si è consumato a Manchester lo scorso gennaio. La bambina, a quanto emerso durante le indagini, è morta a causa di “emorragia interna e arresto cardiaco in seguito a una serie di colpi inferti sul suo piccolo corpicino”. All’epoca del delitto, Sharleen Hughes aveva una relazione con Wild. La donna è stata giudicata colpevole di aver causato o permesso la morte della bambina.
La donna e il compagno venivano pagati come babysitter – L’intera comunità è rimasta sconvolta per questa tragedia. La mamma della vittima, la ventiseienne Pagan Clover, ha parlato di sua figlia come di una bambina amorevole: “Il mio mondo è andato in frantumi quando è morta, e so che tutti quelli che hanno conosciuto Ella hanno provato lo stesso dolore”. La madrina condannata ieri è la cugina della madre della vittima e, insieme al compagno, veniva pagata come babysitter per stare con la bimba quando la mamma era al lavoro. Eppure, mentre Pagan era fuori per guadagnarsi da vivere, Hughes sarebbe rimasta in silenzio mentre Wild picchiava la bimba. Poi, secondo quanto emerso nel corso del processo, ha mentito e spinto il figlio e un suo amico a fare lo stesso per proteggere Wild. Quest'ultimo è stato condannato all'ergastolo dallo stesso tribunale lunedì scorso.