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“Bevete, è acqua benedetta”, ma dentro c’è il cianuro: uccide la compagna e il figlio di due anni

Tragedia in Argentina, dove Franco Rodrigo Gaspar Cinco, giornalista di 28 anni, è stato condannato all’ergastolo per la morte della compagna e del figlio di lei di soli 2 anni: aveva dato loro dell’acqua che aveva definito “benedetta”, ma che in realtà conteneva cianuro. “Quel bambino era un ostacolo alla sua relazione”.
A cura di I. A.
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Ha dato da bere alla compagna e al figlio di lei, di soli due anni, dell'acqua, definendola "benedetta", in grado di curare l'influenza del piccolo. Ma dentro quel bicchiere c'era in realtà del cianuro che non ha lasciato loro scampo. È successo in Argentina, dove Franco Rodrigo Gaspar Cinco, giornalista 28enne, è stato condannato, lo scorso lunedì 7 maggio, all'ergastolo per l'omicidio di Alejandra Pàrraga, 26 anni, e del piccolo Amir, che lei aveva avuto da una precedente relazione. Come riporta il quotidiano locale Clarin, che ha ricostruito l'intera vicenda, il killer, noto reporter nella città di Salta e già padre di un bimbo di quattro anni, lo scorso 5 giugno con la scusa di far guarire il piccolo, aveva portato alla compagna una bottiglietta di "acqua miracolosa", che però conteneva tracce di cianuro.

Il primo a bere è stato proprio Amir. Poi Alejandra, vedendo il figlio colto da malore, aveva tentato di rianimarlo con la respirazione bocca a bocca, ma era entrata a sua volta in contatto col veleno ed è morta ancora prima di giungere in ospedale. Il giorno successivo, Franco Rodrigo è stato arrestato con l'accusa di omicidio, che però il giornalista ha sempre negato. L'uomo, infatti, ha spiegato di aver portato il cianuro alla compagna, studentessa universitaria, per un esperimento didattico, e che Alejandra era assolutamente consapevole che non si trattava di acqua "benedetta". Ma l'accusa non ha creduto alle sue parole, dimostrando anzi come più volte l'uomo avesse tentato di uccidere il piccolo Amir, considerato un ostacolo alla sua relazione con la madre.

Cinco, la cui personalità è stata definita da una perizia come "psicopatica e narcisista", aveva prima provato ad assoldare tre sicari e poi aveva anche tentato di uccidere Amir con le sue mani, spingendolo in un fiume, ma un pescatore che si trovava nei paraggi era riuscito a salvarlo dalla corrente. "Avevo progetti di vita con lei e sono anche io padre di un bambino, come potete pensare che volessi fare un gesto così orribile?", ha detto in tribunale, ma non è bastato e i giudici lo hanno condannato al massimo della pena.

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