Batterio killer: la nuova pista porta ai germogli di fagioli
Il vettore della temuta epidemia di Escherichia coli sarebbero i germogli di fagioli. "La gente che li ha mangiati è esposta nove volte più degli altri alla diarrea sanguinolenta"- ha affermato oggi Reinhard Burger, responsabile del Robert Koch Institute, il centro tedesco per il monitoraggio della malattia. L'analisi di Burger è stata diffusa nel corso di una riunione tenutasi a Berlino alla quale hanno partecipato i membri dell'ufficio federale per la tutela dei consumatori e la sicurezza alimentare e dell'istituto federale per la valutazione dei rischi (Bfr). Andreas Hensel, direttore de Bfr, ha anche dichiarato che è cessato l'allarme per il consumo di cetrioli, insalate e pomodori crudi, ritenuti inizialmente possibili vettori dell'epidemia. Il Ministro della salute Ferruccio Fazio, in un'informativa al Senato, ha sottolineato che l'ipotesi germogli di fagioli "sembra dotata di un certo fondamento anche se i primi esami di laboratorio sui campioni prelevati nello stabilimento hanno dato esito negativo".
Quello che è certo, al momento, è che in Italia non s'è registrato alcun caso di contagio. Per Fazio "il consumo di frutta e verdura fresche è e resta un costume positivo, continuiamo a raccomandarli agli italiani. Invito a non diffondere allarmi infondati, che danneggiano l'economia e i corretti stili di vita"
Intanto le vittime accertate del "batterio killer" sono arrivate a trenta, ventinove delle quali nella sola Germania (l'altra in Svezia). L'ultimo decesso in ordine di tempo è quello di un uomo di 57 anni deceduto a Francoforte. In aumento anche il numero delle persone contagiate che, al momento, si stimano essere superiori a 2.800 unità.
L’Escherichia Coli, scoperto da Theodor Eschereich nel XIX secolo, è piccolo batterio che vive nei nostri intestini, colonizzandone la parte bassa, in maniera innocua e anzi risultando fondamentale per la digestione corretta del cibo. Quello che sta terrorizzando la Germania e l’Europa è un ceppo particolarmente aggressivo di questo batterio.