Babysitter lega e rinchiude nell’armadio bimba di 18 mesi per ore, la piccola trovata morta
La piccola quel pomeriggio non voleva assolutamente dormire, la babysitter aveva cercato in tutti i modi di farle fare il consueto riposino ma non c'era stato verso. Questo però disturbava i piani della donna che invece voleva uscire e lasciarla in casa. A questo punto l'insensato gesto: ha preso un piccolo seggiolino auto e l'ha legata, rinchiudendola poi nell'armadio dove l'ha lasciata al buio per oltre cinque ore, ritrovandola senza vita al suo ritorno. Così è stata uccisa a soli 18 mesi la piccola Ceira McGrath, una bimba canadese di Calgary che i genitori avevano affidato a una 59enne del posto che teneva un piccolo mini asilo abusivo in casa. L'episodio risale al 2015 ma a raccontare finalmente la verità su quanto accaduto è stata ora la tessa donna, dichiarandosi colpevole durante il processo a suo carico.
La 59enne ha spiegato che Ceira era stata pignola quel giorno e si era rifiutata di fare il pisolino nel box, così lei ha deciso di metterla in un seggiolino auto che aveva a disposizione per farla stare ferma, nonostante questo fosse molto stretto per lei e le cinghie le premevano sull'addome. La donna infatti ha rivelato che voleva andare a fare commissioni quel giorno e, dopo aver rinchiuso la bimba nell'armadio, è quello che ha fatto. Sicura che la piccola non potesse muoversi, è rimasta via per cinque ore, trovandola senza vita al suo ritorno. La bimba era morta per asfissia stretta dalle dalle cinghie del seggiolino. "È assolutamente orribile, è disgustoso. Non so chi potrebbe fare questo, in particolare una persona di cui ci fidavamo", ha dichiarato la mamma di Ceira, Ryan McGrath, spiegando che la famiglia era in lista d'attesa per un asilo con licenza ma che, non avendo alternative, in attesa aveva puntato su questo asilo in casa non legale che tutti le avevano consigliato.