Argentina, giocatore espulso torna in campo e spara all’arbitro
Doveva essere solo una partita di calcio, un match dilettantistico tra due squadre dei quartieri a est della città di Cordoba, in Argentina. Invece si è trasformato in tragedia. Durante la gara tra Los Bohemios e Los Diablos Rojos, l'arbitro quarantottenne Cesar Flores ha espulso uno dei giocatori. Il destinatario del provvedimento, Juan Marcelo Barrionuevo, di trentasei anni, è tornato quindi negli spogliatoi ma non ha digerito il cartellino rosso. Ha preso una pistola e si è diretto nuovamente in campo, dove in pochi minuti ha aperto il fuoco contro il direttore di gara e un avversario. Flores è stato colpito alla testa, al collo e al torace. L'uomo è stato immediatamente soccorso dai presenti e trasportato d'urgenza in ospedale, dove è morto qualche ora dopo a causa delle ferite riportate. Anche un giocatore della squadra avversaria, il venticinquenne Walter Zarate, è rimasto ferito nella sparatoria. Fortunatamente però i proiettili non hanno colpito organi vitali e il giovane non si troverebbe adesso in pericolo di vita.
Subito dopo aver esploso i proiettili, Barrionuevo si è dato alla fuga ed è ancora ricercato. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine, ed è iniziata una vera e propria caccia all'uomo. Al momento, però, del trentaseienne – pregiudicato per reati legati al traffico di droga – non sembra esserci traccia. "È accaduto tutto durante la partita di calcio – hanno spiegato fonti della polizia all'agenzia Efe – Non sappiamo come siano andati esattamente i fatti. Solo che il giocatore era particolarmente arrabbiato e ha recuperato una pistola che aveva nel borsone per poi usarla per uccidere l'arbitro".