Arabia Saudita, gemelle siamesi condividono la testa, ma presto saranno separate
Due gemelle siamesi unite dalla testa stanno per essere separate, grazie a un'operazione che cambierà la loro vita. Le sorelle, Tuqa e Yakeen Al Khadr, sono legate dalla nascita, quattro anni fa, e condividono il cranio pur avendo ognuna il suo cervello. Si tratta di un fenomeno che si verifica una volta ogni 2,5 milioni di nascite. Questo weekend le bambine verranno separate, con un intervento all'ospedale specialistico per bambini di Riyad, la capitale dell'Arabia Saudita. L'operazione è stata offerta dal governo saudita.
Le due gemelle hanno già subito alcuni interventi chirurgici preparatori, sin dall'aprile del 2014. Il caso delle sorelline siamesi è salito alla ribalta nel 2013, quando il padre, un contadino della città di Al Raqqa, nel nord della Siria, si è rivolto al re saudita Abdullah chiedendo aiuto. Nonostante fosse neccessario un intervento chirurgico, infatti, Hussein Al Khadr non poteva permetterselo. Come aveva riferito a quotidiani locali, doveva usare il suo denaro per mantenere una famiglia di undici persone in un paese devastato dalla guerra come la Siria. A quel tempo le gemelle avevano solo sedici mesi. "Ci siamo rivolti al re per chiedere aiuto, considerata la sua propensione a spendersi in tutti i campi e i suoi interventi per aiutare gemelli siamesi in diversi paesi islamici", ha spiegato Al Khadr. Il dottor Ahmad Al-Furrayan, a capo dell'equipe che realizzerà l'operazione chirurgica, ha detto che l'intervento durerà all'incirca dodici ore e verrà portato avanti per fasi. Questo tipo di operazioni, ha raccontato ad Arab News, "sono le più difficili e complicate". Ad ogni mondo, le probabilità che tutto si risolva al meglio sono del 60% e il dottor Al-Furrayan è positivo: "Raggiungeremo il risultato". L'Arabia Saudita ha realizzato trentasette interventi chirurgici su gemelli siamesi dal 1990, su casi provenienti da diciotto diversi paesi, tra cui Sudan, Siria, Yemen, Egitto, Malesia, Filippine, Polonia, Marocco e Iraq. Almeno altri trenta casi sono stati esaminati, ma i dottori hanno deciso che era impossibile separarli.