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Anziana muore e lascia in eredità 1,5 milioni di euro al gatto

La somma di denaro servirà a garantire la salute e il cibo per l’animale. Quello che avanzerà verrà devoluto in beneficenza.
A cura di D. F.
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A chi lasciare un'eredità da un milione e mezzo di euro se non si hanno figli? Una donna di 88 anni della provincia di Vicenza ha voluto che tutti i suoi averi venissero destinati al suo gatto, Pilù, l'essere a cui molto probabilmente era più affezionata al mondo. Come spiega Il Giornale di Vicenza, tra le ultime volontà scritte nel testamento la donna aveva indicato come suo unico erede il felino. "Ci aveva incaricato – spiegano i legali – di predisporre un testamento in favore dell’amico a quattro zampe: alla morte il suo patrimonio avrebbe dovuto essere “utilizzato” in funzione del gatto". La cifra – come detto – si attesta attorno al milione e mezzo di euro.

"Ora – hanno spiegato gli avvocati  – è per suo uso, per le spese veterinarie, per il mantenimento e per ogni altra necessità certificata. La legge italiana però non consente di lasciare l'eredità agli animali, che sono considerati alla stregua di oggetti e infatti il micio Pilù formalmente non è ereditiere, ma legato e gli avvocati sono esecutori testamentari che si occuperanno di non fargli mancare nulla, ma dato che 1,5 milioni di euro per un gatto sono un po’ troppi, è probabile che con il tempo la somma verrà assorbita dallo Stato o dalla Chiesa, come spesso capita quando chi muore non lascia testamento e non indica eredi".

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