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Anonymous vs. Ku Klux Klan: rivelate le identità dei membri del gruppo razzista

I primi 57 nomi e indirizzi degli incappucciati USA del KKK sono già online, e altri mille arriveranno in 48 ore. Gli hacker più famosi al mondo hanno dichiarato guerra al movimento razzista.
A cura di B. C.
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anonymous kkk

Da diverso tempo il Ku Klux Klan è finito nel mirino di Anonymous, l'organizzazione di hacktivisti che sempre più spesso colpisce aziende e realtà legate a tematiche scomode e controverse. Un primo segnale da parte degli attivisti è arrivato lo scorso novembre, quando lo storico e famigerato gruppo razzista è rimasto vittima di un attacco hacker che ha mandato offline i siti ad esso collegati e preso in ostaggio gli account Twitter e Facebook, pubblicandoo le identità di alcuni dei suoi membri e smascherando le persone collegate ai suprematisti ariani.

Negli ultimi giorni un ulteriore attacco ha portato alla divulgazione di nuovi dettagli legati ai membri del gruppo razzista, tra cui nomi, mail e numeri di telefono. Attualmente sono 400, anche se Anonymous aveva previsto di pubblicare 1.000 nomi nella giornata di ieri. "Ku Klux Klan. Non abbiamo mai smesso di tenervi d'occhio" Si legge nel comunicato dell'organizzazione "Dopo avervi osservato così a lungo siamo certi che applicare la trasparenza alla vostra organizzazione è la cosa giusta, proporzionata ed adeguata da fare. L'unica azione possibile". L'operazione ha preso il nome di "Hoodoff", giù il cappuccio: un riferimento all'usanza dei membri di indossare cappucci bianchi per coprire il proprio volto.

Anonymous ha iniziato a scontrarsi con i membri del KKK a seguito delle tensioni suscitate dall'uccisione a Ferguson di un diciottenne nero disarmato, Michael Brown, ad opera di un agente bianco. In quell’occasione gli hacktivisti hanno lanciato l'operazione "Hoodoff", tuttora attiva. Gli incappucciati hanno prima denunciato un'invasione della loro privacy, poi sfidato apertamente Anonymous, intimandogli di non compiere azioni di cui avrebbero potuto pentirsi. D'altra parte secondo gli esperti del web non si tratta solo di un semplice gruppo di razzisti, ma di "criminali" ed "estremisti", una vera e propria "organizzazione terroristica" che dovrebbe essere riconosciuta come tale dalle autorità.

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