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“Amputate anche l’altra mia gamba, voglio andare alle Paraolimpiadi 2016”

Il sogno di Danielle, 15 enne inglese, a cui nel 2010 è stata amputata la gamba destra. Da quel momento ha cominciato a gareggiare, ottenendo ottimi risultati. Poi però si è accorta che l’altro arto la rallentava. Da qui la scioccante richiesta ai medici.
A cura di B. C.
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Danielle Bradshaw è una studentessa inglese di 15 anni, vive a Tameside, Greater Manchester. Ha un handicap: nel 2010 una malattia congenita alla gamba destra ha costretto i medici ad amputarle l’arto e a sostituirlo con una protesi in titanio, così che la giovane ha potuto dedicarsi a ciò che amava fare di più nella vita: correre. Ha cominciato a gareggiare, ottenendo anche dei buoni risultati. Ma col passare del tempo si è accorta di aver un impedimento: la gamba ‘buona'. Danielle ha lamentato che l’arto le provocava un dolore costante e soprattutto rallentava i suoi sprint. Da qui la scioccante richiesta ai medici: “Amputatemi anche l’altra gamba, così potrò correre più velocemente e arrivare alle Paraolimpiadi”. Il suo sogno, dunque, è diventare una sorta di Oscar Pistorius al femminile. “Abbiamo sempre pensato che la gamba buona fosse sana e così effettivamente è stato, ma negli ultimi due anni ci siamo dovuti in qualche modo ricredere” afferma il suo patrigno Darren Quigley al Daily Mail. La ragazza ora lamenta un forte dolore al tendine, peraltro alcune dita del piede sinistro avrebbero iniziato a deformarsi. “Danielle vuole solo correre e non rinuncerà a farlo. Anche se ciò vuol dire l’amputazione del suo arto” spiega l’uomo.

Danielle è nata con una displasia congenita su entrambe le anche, oltre che col ginocchio destro slogato. Una condizione che le ha sempre dato problemi motori. A due mesi di età, i medici le hanno tagliato i tendini della gamba sinistra, nel tentativo di migliorare la qualità della sua vita. A ciò si aggiungano 12 operazioni chirurgiche. Ma nonostante i loro sforzi, è stata costretta a fare affidamento ad una sedia a rotelle per muoversi. A soli 11 anni di età, Danielle ha scioccato amici e parenti chiedendo ai medici di “eliminare” la sua gamba storpia in modo che potesse realizzare il suo sogno di gareggiare. In poco tempo, la ragazza ha cominciato ad ottenere successi, tra cui un oro e un argento ai Campionati d’Atletica d’Inghilterra. Così ha iniziato a pensare ai Giochi Paralimpici di Rio del 2016. A dividerla, però, ci sarebbe la gamba sana. “Ha già detto al chirurgo che l’ha operata quattro anni fa che se dovesse rifiutarsi di amputarle la gamba destra andrà subito da un’altra parte per l'intervento” spiega Quigley.

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