Aggredita da un orso in una foresta. Viene seppellita viva dall’animale
Natalya Pasternak, 55 anni, stava raccogliendo legna in un bosco nei pressi di Tynda nella regione di Amur, in Russia, quando all'improvviso è stata attaccata da un orso. Dopo l’aggressione, ha perso i sensi. E l'animale, credendo fosse morta, l'ha seppellita viva, come fanno di solito gli orsi con le prede uccise che intendono mangiare in un secondo momento. Al momento dell’attacco, con lei anche un’amica che è riuscita a fuggire e ad avvertire i soccorsi. Quando alcune guardie forestali sono giunte nella foresta, riferisce il Siberian Times, hanno sparato all’orso, una femmina di 4 anni, e hanno notato una mano insanguinata che sporgeva da sotto un mucchio di arbusti. Si trattava di Natalya. La donna, dipendente in un ufficio postale, era ancora viva nonostante la gravità delle lesioni alla testa e alla cosce. Trasportata immediatamente in ospedale, la 55enne ora lotta tra la vita e la morte.
“Siamo stati costretti a sparare all’orsa. Si è avventata contro di noi, era insolitamente rabbiosa” ha detto l’esperto di natura selvaggia Sergei Ivanov al quotidiano governativo Rossiiskaya Gazeta. La scorsa estate nella zona orientale della Russia ci sono stati diversi attacchi di orsi, con almeno tre persone uccise. Gli esperti dicono che questa insolita aggressività dei palmipedi derivano da una combinazione di fattori legati al clima instabile della regione: dalle temperature elevate alle inondazioni, passando per le grandinate. Secondo l'agenzia di stampa Interfax gli animali nell’ultimo periodo sono più affamati, perché alcune reti all’interno dei fiumi hanno impedito ai salmoni di deporre le uova, lasciando gli orsi senza il loro tradizionale cibo.
