Addio Emanuel, 14 anni: aveva un tumore grande quanto la sua testa
Aveva sul volto un tumore grande come un pallone da bascket. Emanuel Zayas, un ragazzino di Miami di 14 anni, è stato operato alcuni giorni fa da un'equipe medica altamente specializzata ma, malgrado l'intervento fosse andato bene e la massa fosse stata completamente rimossa, il giovane è morto ieri a causa di una serie di complicazioni.
L'operazione era sembrata andare alla perfezione; negli ultimi giorni, infatti, i muscoli di Emanuel avevano cominciato a reagire agli stimoli esterni, tanto che la sua famiglia e i medici avevano dichiarato di poter essere fiduciosi in un lento e progressivo recupero.Qualcosa però è andato storto sabato, quando i polmoni e i reni dell'adolescente hanno iniziato a presentare problemi gravi. Con il passare delle ore la situazione è drasticamente peggiorata, tanto che ieri mattina – poco prima che il suo cuore cessasse di battere – era ormai chiaro che Emanuel non sarebbe riuscito a sopravvivere. "Dopo aver visitato Emanuel venerdì ho avuto un barlume di speranza: ho infatti visto dai riflessi pupillari e dal tono muscolare che stava reagendo positivamente", ha detto il chirurgo Robert E. Marx, prima di ammettere, sconsolato. "Il giorno seguente abbiamo però riscontrato gravi insufficienze renali e polmonari che sono peggiorate, fino a causare la morte del ragazzo".
Emanuel era nato a Cuba con una malattia chiamata displasia fibrosa polio-totica, in cui il corpo sostituisce parti di ossa con tessuti fibrosi. A 11 anni il giovane notò, accanto al naso, quello che sembrava un grosso brufolo che però non smetteva di crescere arrivando, un mese fa, a pesare dieci chili e a occupare lo stesso volume della sua testa. Si trattava in realtà di un tumore gravissimo, che nessun medico prima di qualche giorno fa si era sentito di rimuovere. Il tentativo è stato fatto in un ospedale di Miami, ma l'esito è stato purtroppo drammatico.