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Accusa la ex fidanzata di “aver rubato il suo sangue” e la accoltella in un negozio

L’omicidio in Irlanda nel 2014. Al processo in corso l’uomo, puntando sull’infermità mentale, si è dichiarato non colpevole.
A cura di S. P.
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Shane Smyth, 29 anni, si è dichiarato non colpevole a causa della sua infermità mentale dell’omicidio della ex fidanzata Mairead Moran, 26 anni, accoltellata davanti a un negozio in Irlanda nel maggio del 2014. Secondo quanto emerso al processo, l’uomo sarebbe affetto da una forma di psicosi e non era in sé quando ha accoltellato e ucciso la giovane donna. L’omicidio è avvenuto nel 2014 nei pressi di un centro commerciale di Kilkenny. Secondo quanto emerso nel corso del processo, i due ragazzi si erano conosciuti diversi anni fa, quando erano ancora adolescenti, e si erano frequentati per un breve periodo. Poi una sera di maggio Smyth ha raggiunto la donna, tornata in città dopo un lungo periodo e impiegata in un negozio, e ha iniziato a parlare con lei in maniera “molto aggressiva”.

Testimoni hanno riferito di aver sentito l’uomo chiedere alla donna “perché vuoi il mio sangue”. Smyth è stato dunque allontanato da una guardia di sicurezza ma poco dopo è tornato e ha aggredito la donna. La 26enne è stata accoltellata più volte dall’uomo, che poi ha lasciato il luogo del delitto. Inutili i soccorsi: la donna è morta per le gravi ferite riportate. Al processo uno psichiatra ha affermato che l’uomo credeva di essere perseguitato, che la gente gli voleva far del male e che secondo lui la vittima faceva parte di un complotto contro di lui.

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