Accusa l’ex di averla drogata e stuprata, ma si era inventata tutto
Hannah Sandover, una ragazza britannica di 18 anni, ha accusato il suo ex fidanzato di averla drogata e poi violentata dopo che lei si era rifiutata di rimettersi insieme a lui. La giovane, però, secondo la polizia si sarebbe inventata tutto e per questo è stata processata e condannata.
La ragazza si era presentata in commissariato riferendo che il suo ex le aveva inserito una sostanza stupefacente in una bottiglia d'acqua, e che poi l'avrebbe violentata sul sedile posteriore. Alla scena sarebbe stato presente anche un amico, che però – secondo l'inverosimile racconto della giovane – non si sarebbe accorto di nulla perché in quel momento stava ascoltando la musica dagli auricolari. La denuncia di Hannah è stata inizialmente presa sul serio dalla polizia, che ha posto in stato di fermo il suo ex compagno salvo scoprire, dopo poche ore, che la ragazza si era inventata tutto.
Nel giro di pochi giorni quindi Hannah è passata dall'essere la presunta vittima di un abuso all'imputata di un processo per falsa testimonianza e per aver fatto perdere giorni di tempo prezioso agli inquirenti, costretti a indagare su un caso di violenza sessuale che in realtà non si era mai verificato.