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Abdul, l’uomo albero può finalmente abbracciare per la prima volta la figlia

Abul Bajandar è affetto da una rara malattia che gli fa crescere delle escrescenze che sembrano rami su mani e piedi. Grazie ad un serie di operazioni ora può abbracciare la sua piccola.
A cura di A. P.
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Dopo tre anni e oltre 16 interventi chirurgici Abul Bajandar  ha potuto finalmente coronare il suo sogno: quello di poter abbracciare per la prima volta la figlioletta. Il 27enne del Bangladesh infatti non aveva mai potuto farlo per via della sua malattia che gli aveva deformato le mani e i piedi creando delle escrescenze in qualche modo simili ai rami e per questo ribattezzato anche "l'uomo albero". Abul Bajandar  infatti è affetto da una rarissima malattia (Epidermodysplasia verruciformis) che è causata da un difetto del sistema immunitario e provoca una enorme quantità di gravi lesioni cutanee che man mano crescono di dimensione trasformando i suoi arti in un groviglio di escrescenze simili alla corteccia di un albero.

A causa della provenienza da una famiglia povera, l'uomo aveva dovuto convivere con la malattia, ma a febbraio dell’anno scorso i medici di un ospedale di Dhaka si sono offerti di operarlo gratis e per lui è nata una speranza. Per circa un anno ha dovuto vivere praticamente nella struttura sanitaria sottoponendosi a 16 operazioni che hanno permesso di apportargli 5kg di escrescenze cresciute su mani e piedi. "Le mani e i piedi sono ormai quasi completamente a posto. Sarà dimesso entro prossimi 30 giorni dopo un paio di interventi chirurgici minori per perfezionare la forma delle mani" ha spiegato il coordinatore del reparto di chirurgia plastica dove è stato operato , aggiungendo: "Il trattamento su Abul è stato una pietra miliare nella storia della scienza medica".

"Non pensavo più che sarei stato in grado di tenere la mia bambina con le mani", ha dichiarato invece Abul, assicurando: "Ora mi sento molto meglio. Non vedo l’ora di tornare a casa". Il giovane papà che aveva dovuto abbandonare il suo lavoro da guidatore di risciò ora sta pensando di aprire una piccola impresa con le donazioni ricevute da sostenitori in tutto il mondo: "Spero che la maledizione non torni di nuovo".

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